1861

IL LIBRO CHE RACCONTA L’ORIGINE DELLE PATOLOGIE ITALIANE

 

L’Italia non è cambiata.

È diventata quello che oggi è perché è nata così ed è stata raccontata in un certo modo.

La retorica risorgimentale, piena di nobili intenti, eroi senza macchia, politici geniali e lungimiranti, è stata il tappeto sotto cui abbiamo nascosto la polvere della nostra storia.

E così, se oggi si vuole capire questo Paese “malato”, affetto da vizi endemici che paiono inestirpabili, forse sarebbe bene ripercorrere i primi giorni della sua vita.

Questo libro riannoda un filo rosso fatto di intrighi, malavita e malaffare che ha il suo capo proprio nel modo in cui l’Unità fu prima realizzata e poi gestita.

Il trasformismo in politica, la corruzione, la tendenza a scendere a patti con i poteri forti, a utilizzare agenti segreti per scopi non istituzionali, a servirsi della criminalità, a sfruttare per ragioni di Stato l’opera di terroristi e rivoluzionari: tutto questo, nei libri di scuola su cui intere generazioni si sono formate, semplicemente non c’è.

Anche la storiografia successiva ha peccato di reticenza, e di tale processo di rimozione oggi è irrimediabilmente colpevole.

Giovanni Fasanella e Antonella Grippo con quest’opera scomoda, cruda e antiretorica sono ripartiti dall’inizio e hanno raccontato ciò che per troppo tempo è stato indicibile.

Di molti libri si dice che “si leggono come un romanzo”.

È vero anche per questo libro, con un’unica differenza: sarebbe bello che si trattasse di un romanzo, perché significherebbe che è una storia inventata. Ma non è così.

«Secondo Ernesto Galli Della Loggia, gli italiani non hanno una memoria condivisa del proprio passato. Questo bel libro sul nostro Risorgimento non teme di svelare le contraddizioni insite nel processo unitario, anzi ritiene che il superamento della “vulgata” sull’unità d’Italia sia il modo migliore per dare solide fondamenta alla nostra memoria e per curare quelle malattie con cui siamo ancora costretti a fare i conti. L’approssimarsi del 150° anniversario dell’unità ci offre volumi avvincenti come questo. Le figure di Camillo Benso di Cavour e di Giuseppe Garibaldi, per esempio, risultano indimenticabili, incastonate in un gioco di forze che si muovono a livello internazionale, in cui il ruolo della massoneria emerge prepotentemente»

(Sando Bondi, Panorama)

«(…) Il fortunato “1861” (…)»

(Corrado Augias, Il Venerdì de La Repubblica)

 

«VIAGGIO NEI SEGRETI DEL RISORGIMENTO(…) Ovviamente si tratta di un problema storiografico complesso che nessuno può risolvere d’incanto. Ma la sbirciata che Fasanella e Grippo fanno dare al lettore nel retrobottega, sporco, del Risorgimento è interessante»

(Matteo Sacchi, Il Giornale)

Coautrice

Antonella Grippo

Antonella Grippo (Potenza, 1972), vive e lavora a Roma dove insegna italiano e storia al liceo. Con Giovanni Fasanella ha scritto I silenzi degli innocenti (2006), L’orda nera (2009), 1861 (2010), Intrighi d’Italia (2012), 1915 (2014) e Italia Oscura (2016)

Nel 2008 ha pubblicato “Uno Dio e uno re. Il Brigantaggio come guerra nazionale e religiosa”