IL GOLPE INGLESE

“AZIONE A SOSTEGNO DI UN COLPO DI STATO O DI UNA DIVERSA AZIONE SOVVERSIVA … SI RACCOMANDA DI TENERNE CONTO SIA A LONDRA SIA NEL CORSO DEGLI INCONTRI CON GLI AMERICANI, I TEDESCHI E I FRANCESI”
(Memorandum segreto del Foreign Office, datato 6 maggio 1976,
per impedire l’ingresso del PCI nel governo italiano)
 

Una guerra devastante, mai interrotta. Questo libro apre uno squarcio importante nella storia del nostro paese e risponde a quesiti altrimenti indecifrabili che nemmeno le inchieste giudiziarie sono riuscite a chiarire del tutto.

A cominciare dal delitto Matteotti (1924) per arrivare alla morte di Mattei (1962) e di Moro (1978).

Ogni volta che gli italiani hanno provato a decidere del proprio destino, gli inglesi sono intervenuti.

Ora i DOCUMENTI DESECRETATI, che i due autori hanno consultato negli archivi londinesi di Kew Gardens, lo dimostrano.

Da quelle carte emerge con chiarezza che non è Washington a ordire piani eversivi per l’Italia, come si è sempre creduto, ma soprattutto Londra, che non vuol perdere il controllo delle rotte petrolifere e contrasta la politica filoaraba e terzomondista di Mattei, Gronchi, Moro e Fanfani.

Il petrolio però non è il solo problema. Per gli inglesi anche i comunisti sono un’ossessione. Tanto da contrastarli con ogni mezzo.

Persino arruolando schiere di GIORNALISTI, INTELLETTUALI E POLITICI per orientare l’opinione pubblica e il voto degli italiani.

Un apposito dipartimento del Foreign Office lavora a questo obiettivo, affiancato da vecchi amici dei servizi britannici come l’ex partigiano monarchico Edgardo SOGNO e l’ex comandante repubblichino della Decima Mas Junio Valerio BORGHESE.

Finché si arriva al 1976, l’anno che apre al Pci le porte del governo.

A Londra progettano un GOLPE. Ma l’ipotesi viene alla fine scartata a favore di un’altra “azione sovversiva”.

Si scatena così un’ondata terroristica che culmina nell’assassinio di Aldo Moro.

«Il golpe inglese: una spy- story alla Le Carré? No, tutto vero. Via via che si desecretano documenti sigillati, la Storia si riscrive. Giovanni Fasanella, autore di libri sugli affaire più scottanti d’Italia, e Mario José Cereghino, scavatore di documenti top secret britannici e americani, hanno consultato gli archivi di Stato di Kew Gardens. Ne è uscito fuori Il golpe inglese, ricostruzione di quel filo che lega sottobraccio i delitti Matteotti, Mattei e Moro. Una guerra segreta per il controllo del petrolio, guidata non dagli americana (come vulgata vuole) bensì dall’Inghilterra, sempre in prima fila a contrastare la politica filoaraba dei leader dc…»

(Il Venerdì di Repubblica)

«Il libro che svela il controllo di Londra sul nostro Paese”

(Il Fatto Quotidiano)

«Caso Moro: gli archivi di Londra rivelano il coinvolgimento del governo britannico. Le prove nei documenti di Kew Gardens pubblicati ne “Il golpe inglese”»

(MicroMega)

. «Mani sull’Italia. Petrolio. Il delitto Matteotti. Guerra di Libia. Raspimento Moro. Negli archivi britannici un giornalista e uno storico trovano le carte che proverebbero che Londra ha tentato di condizionare Roma. (…) Ci fu un tempo, ormai più di 40 anni fa, in cui Italia e Gran Bretagna ingaggiarono una micro-guerra, una di quelle -per interposte nazioni, persone, organizzazioni- che hanno segnato la geopolitica dopo il secondo conflitto mondiale»

(Sette del Corriere della Sera)

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Il Coautore

Mario José Cereghino

Mario José Cereghino, saggista ed esperto di archivi anglosassoni, ha pubblicato vari studi di storia contemporanea con Bompiani, Castelvecchi, Chiarelettere, Feltrinelli, Garzanti, Mgs Press, Mondadori. 

Ha inoltre collaborato con i quotidiani “la Repubblica”, “Il Piccolo”, “La Vanguardia” (Barcellona) e partecipato alle ricerche storiche per i documentari Verso la guerra: fermate il Duce! (Rai Tre 2011) e Perseguits i salvats (Televisió de Catalunya, Tv3 2014).