LA GUERRA CIVILE

IL LIBRO CHE RICOSTRUISCE IL CONTESTO STORICO-POLITICO INTERNO DELL’EVERSIONE ITALIANA E LE RAGIONI CHE IMPEDISCONO ALL’ITALIA DI DIVENTARE UNA “DEMOCRAZIA NORMALE”

 

«Quanto più la sinistra sarà capace di moderazione, quanto più mostrerà rispetto per gli avversari, tanto più un uomo come Berlusconi apparirà un’anomalia nel suo stesso campo»
(Giovanni Pellegrino)

 

Perché un imprenditore con strapotere mediatico come Silvio Berlusco­ni è arrivato alla guida di una nazione democratica?

Perché l’Italia è l’unico Paese dell’Occidente dove i contrapposti schieramenti politici si considerano nemici?

Giovanni Pellegrino risponde a queste domande, indagando le zone d’ombra della nostra storia repubblicana.

La storia inquietante di una guerra civile mai conclusa: tra fascisti e antifascisti prima, comunisti e anticomunisti poi; e ancora, in tempi recenti, tra garantisti e giustizialisti, berlusconiani e antiberlusconiani.

Una frat­tura che di fatto ha generato due Italie e dato luogo a frange di ottuso estremismo.

Un percorso spiazzante, che Pellegrino rintraccia grazie a nove anni di indagini parlamentari.

Un libro che va ben oltre Segreto di Stato – best seller degli stessi autori – perché, per la prima volta, rivela il filo che dalle vendette partigiane del dopoguerra, passando attraverso l’anticomunismo di Stato e il terrorismo rosso, giunge fino alle convulsioni che hanno prodotto l’anomalia berlusconiana.

«L’interesse del libro è nel fatto che non considera terminata la guerra fredda dal punto di vista del confronto politico. La contrapposizione ideologica chiusa sul piano internazionale con la caduta del Muro di Berlino continua in Italia in forma occulta»

(Lucio Villari, storico)

«Ho apprezzato l’analisi storica e anche profondamente politica, che mira a un fine costruttivo, che è quello di intendere un passato difficile e complesso, in vista di un superamento delle cristallizzazioni di giudizi che quel passato aveva indotto»

(Giuseppe Galasso, storico)

«Del libro ho apprezzato il metodo pacato e prudente con cui sono stati approcciati i fatti della politica, contrariamente alla consuetudine fuorviante, un vero e proprio virus, di enfatizzare sempre e comunque i punti di criticità della parte avversa»

(Paolo Mieli, giornalista)

«Un libro esemplare!»

(Francesco Cossiga, presidente della Repubblica emerito)

«E’ di certo un libro difficile da “digerire”, che farà discutere più di quanto non stia già avvenendo. Un libro giudicato (e condannato) da taluni come frutto di una teoria cospirativa della storia, e che lascia dunque perplessità  nell’interpretazione. da altri, invece, considerato coraggioso e illuminante come pochi, sia dal punto di vista storiografico sia politico»

(Giuseppe Rolli, il Riformista)

Il Coautore

Giovanni Pellegrino

Avvocato, è stato presidente della Commissione bicamerale d’inchiesta sulle stragi, della Giunta elezioni e immunità parlamentari e membro della Commissione bicamerale per le riforme istituzionali. Senatore della Repubblica dal 1990 al 2001, ha ricoperto l’incarico di presidente della Provincia di Lecce dal 2004 al 2009.

Insieme a Giovanni Fasanella ha scritto: Il Morbo Giustizialista (Marsilio, 2010) e Segreto di Stato. Verità e riconciliazione sugli anni di piombo (con Claudio Sestieri, Sperling & Kupfer 2008).