NERO DI LONDRA

CITAZIONI DAL LIBRO:

«E’ [Luigi] Resnati, il frammassone repubblicano di spicco, a lavorare in gran segreto dietro Mussolini. […] Maneggia il materiale infiammabile costituito dall’Associazione dei Reduci, delle organizzazioni dei nazionalisti estremi e via dicendo»

(Tenente colonnello Sir Samuel Hoare, capo del Directorate of Military Intelligence, Roma, novembre 1917)

«’The Count’ [Mussolini] utilizza il nostro danaro per i giornali»

(Maggiore Henry Lygon, Directorate of Military Intelligence, Roma, novembre 1917)

«Il 28 ottobre l’Avanti! tenterà di organizzare uno sciopero generale per la pace. Se necessario, “The Count“ [Mussolini] e “The Doctor” [Resnati] sono pronti a sopprimere la manifestazione tramite l’uso della forza, utilizzando 300 uomini armati»

(Capitano Ward, stazione milanese del Directorate of Military Intelligence, 26 ottobre 1918)

 

LA SCHEDA DEL LIBRO:

NEL CENTENARIO DELLA MARCIA SU ROMA, UN’INCHIESTA DIROMPENTE PER L’UNICITÀ DOCUMENTALE E LA FORZA DELLE RIVELAZIONI SUL SOSTEGNO DELL’INTELLIGENCE E DEI CONSERVATORI DEL REGNO UNITO A BENITO MUSSOLINI

“The Project”: è questo il nome che i servizi militari britannici danno al loro piano segretissimo per il controllo totale dell’Italia a partire dall’autunno 1917, subito dopo la catastrofe di Caporetto. L’artefice di quel progetto eversivo è il tenente colonnello Sir Samuel Hoare, il capo del Directorate of Military Intelligence (Dmi) nel nostro Paese. La sua è una missione al limite dell’impossibile: impedire che l’Italia esca dalla guerra contro gli imperi centrali e, al contempo, porre le premesse di un sistema occulto basato su gruppi di potere trasversali fedeli alla Corona dei Windsor, garantendo così gli interessi vitali dell’Impero britannico nel Mediterraneo e nel Vicino Oriente. Con l’assenso di Londra, dunque, Sir Hoare crea l’archetipo di un movimento politico e paramilitare che sfocia ben presto nei Fasci italiani di combattimento guidati da Benito Mussolini. È il prototipo della “strategia della tensione” come modello terroristico. Finanziato dal Secret Service sin dall’inizio del 1918 con il nome in codice di “The Count”, il futuro duce conquista il potere nell’ottobre 1922 e instaura un regime autoritario di massa che influenzerà lo scenario internazionale nel corso del Novecento.

Grazie alle carte dell’archivio personale di Sir Samuel Hoare – declassificate nel 2001 e conservate nella biblioteca dell’Università di Cambridge, in Inghilterra –, Cereghino e Fasanella ricostruiscono in Nero di Londra una storia che, a cent’anni dalla Marcia su Roma, evidenzia per la prima volta le connessioni segrete tra Mussolini e i servizi d’intelligence di sua maestà, e le gravi responsabilità dell’establishment conservatore del Regno Unito.

 

I GIUDIZI DI GIORNALI ED ESPERTI:

 

«Mussolini “was backed Britain”»

 (The Times)

 

«Quand les services britanniques aidaient Mussolini à conquérir le pouvoir»

(Le Figaro)

 

«UK ‘propelled’ Mussolini to power according to damning new claim — ‘British orchestrated’»

(Daily Express)

 

«I servizi britannici lo chiamarono The Project: era il piano segreto per il controllo dell’Italia, dall’autunno 1917. Il progetto fu del tenente colonnello Sir Samuel Hoare, con una missione: impedire che uscissimo dalla guerra. Sir Hoare creava l’archetipo di un movimento che sfociò nei Fasci italiani di combattimento guidati da Mussolini. La storia è in Nero Di Londra, di Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella»

(Il Sole 24 Ore)

 

 

«Così la Gran Bretagna creò il fascista Mussolini. Un libro-inchiesta- attraverso documenti inediti, evidenzia le connessioni segrete tra il Duce e l’intelligence di Sua Maestà. (…) Il saggio di Cereghino e Fasanella si legge tutto d’un fiato, come un romanzo avvincente. E’ basato su una documentazione d’archivio di tutto rispetto, per nulla animato da malumori antifascisti. Ma la sua importanza non è legata solo agli avvenimenti presi in esame…»

(Claudio Siniscalchi, storico, Libero)

 

 

«Inchiesta sorprendente»

(Formiche.net)

 

«”Nero di Londra” fa parte di un interessante progetto di ricerca portato avanti da Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella per mettere in luce un aspetto ancora poco studiato della storia del nostro Paese, che è quello dell’influenza britannica. E’ un serio lavoro d’archivio fatto soprattutto su fonti d’intelligence. Non che il lavoro di archivio rappresenti la verità rivelata, ma è una fonte indispensabile e necessaria per illuminare vicende e dinamiche soprattutto quando provengono dal cuore dello Stato. Dopo Il golpe inglese del 2011 e Colonia Italia del 2015, adesso “Nero di Londra”. Questi testi vanno inquadrati nell’ambito più ampio delle influenze esterne che hanno determinato e stanno determinando la storia italiana. Influenze che partono dalle origini del nostro Stato…»

(Mario Caligiuri, presidente della Società Italiana d’Intelligence)

 

«Questo volume è tra le rarissime novità significative comparse sino a oggi nel centenario [della Marcia su Roma]. Il libro dà un contributo originale nuovo sul quale val la pena di fare una riflessione. Sono usciti tanti altri testi assolutamente inutili perché non hanno modificato minimamente il quadro della nostra conoscenza dei fatti e che quindi non meritano di essere neppure menzionati. Il volume si basa su una ricerca molto seria in un archivio irraggiungibile, se non da quelli che vanno alla ricerca di piste nuove»

(Aldo Mola, storico della Massoneria e dell’età giolittiana)

 

Il Coautore

Mario José Cereghino

Mario José Cereghino, saggista ed esperto di archivi anglosassoni, ha pubblicato vari studi di storia contemporanea con Bompiani, Castelvecchi, Chiarelettere, Feltrinelli, Garzanti, Mgs Press, Mondadori. 

Ha inoltre collaborato con i quotidiani “la Repubblica”, “Il Piccolo”, “La Vanguardia” (Barcellona) e partecipato alle ricerche storiche per i documentari Verso la guerra: fermate il Duce! (Rai Tre 2011) e Perseguits i salvats (Televisió de Catalunya, Tv3 2014).